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Immagine del redattoreAmanda Carloni

Completare l’espulsione del vecchio per rendere efficace l’assorbimento del nuovo

Spunti da La regolazione del respiro nel Zhìnéng Qìgōng, estratto da “L’essenza della scienza del Zhìnéng Qìgōng“ del Dott. Páng Míng.

Traduzione dal cinese di A. Carloni

Movimento del diaframma durante la respirazione

Le attività vitali umane richiedono l’assorbimento di nutrimento dall’esterno, cioè il qì estratto da acqua e cibo, e l’espulsione delle scorie all’esterno, tra cui l’anidride carbonica mandata fuori. La MTC ci spiega che il qì di acqua e cibo arriva al riscaldatore intermedio e lì si divide in tre parti, una diventa qì nutritivo, una qì difensivo, una entra nei polmoni e diventa il mare del qì originario. Espirando il qì che esce è circa tre volte quanto ne entra, e questo è in linea con i principi scientifici: l’ossigeno presente nell’aria infatti è limitato, e costituisce circa un quinto di cosa viene assorbito inspirando, ne esce di più di quello che ne entra. Inoltre, quando si espira non è detto che ogni volta i polmoni siano stati prima riempiti al massimo della loro capienza. Il volume respiratorio generale è compreso tra 2.000 e 4.000 millilitri, quando si inspira e poi se ne espira una parte, si espelle il vecchio e si assorbe il nuovo. Dal punto di vista della teoria del Qìgōng, non è solo l'ossigeno che viene inalato, ma anche il qì sottile della natura, e non è solo l'anidride carbonica che viene espirata, ma ci sono anche molte informazioni vitali del corpo. Sebbene il respiro non trasporti la coscienza, possiamo dire che trasporta informazioni vitali.


A cosa prestare attenzione per regolare il respiro


Dopo aver compreso il metodo di regolazione del respiro, padroneggiato tutti gli elementi di regolazione del respiro e chiarito lo scopo e la funzione di questa attività, è necessario allenarsi. Per praticare è necessario conoscere e tenere presenti alcune norme, altrimenti ci troveremo a sprecare il doppio delle energie per ottenere la metà del risultato, con il rischio di avere effetti collaterali.


1.Regolare il respiro sulla base del rilassamento e della quiete.


La regolazione del respiro deve essere eseguita sulla base del rilassamento. Se il corpo non è rilassato (soprattutto la vita), il respiro e il qì non affonderanno facilmente. In questo caso, se si forza la respirazione addominale, possono verificarsi senso di soffocamento, di costrizione toracica, ecc. Se la mente non è tranquilla, non è facile rendere il respiro profondo, sottile, uniforme e lungo come richiesto da questa pratica. Nel Qìgōng si dice che calmando la mente il qì si acquieta e che se la mente è in pace il qì è armonioso. Una buona combinazione di rilassamento e regolazione del respiro permette al qì vero di svilupparsi al meglio. Nell'esercizio si dice che "l’addome è vuoto, il qì è rilassato e scorre bene". Il modo più affidabile non è praticare il rilassamento e la regolazione del respiro allo stesso tempo, ma praticare prima il rilassamento, e poi eseguire la regolazione del respiro sulla base di rilassamento e quiete che abbiamo costruito. La maestra Guō Lín ha proposto tre passaggi chiari e distinti nel 1970: prima pratica il rilassamento e la calma, poi pratica la respirazione e poi la consapevolezza. Questa formulazione è molto buona e permette la divulgazione del Qìgōng su una base sicura e affidabile. Ma se si utilizza la regolazione del ​​respiro per entrare nella quiete allora si devono osservare le seguenti regole.



Il testo completo (circa 20 pagine) si può scaricare da qui versando un contributo simbolico di 5€



Amanda Carloni

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