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  • Immagine del redattoreRamon Testa

L'investigazione interna nel qigong

Perché è importante non rimanere passivi quando si pratica di Pang Ming


Una donna con la testa affollata di pensieri

Quando pratichiamo il metodo de La posizione a L per rilassare la vita, non possiamo semplicemente rimanere seduti passivamente, ma dobbiamo concentrarci e percepire attentamente i cambiamenti sottili che avvengono dentro di noi.

Quando i muscoli si contraggono, il corpo produce dei cambiamenti. Dobbiamo percepire lentamente quali sensazioni emergono.

A volte parlare di sensazioni può sembrare impreciso; puoi dire che c’è: formicolio, prurito, dolore, freddo, calore, ma non è esattamente così. Si tratta di una sensazione chiamata "percezione", come la statestesia, la cinestesia, ed altre sensazioni speciali.

Chiudendo gli occhi e rimanendo tranquillamente concentrato sui movimenti interni e sulle sensazioni percepite, si attiva un processo chiamato "investigazione interna" (ticha siwei).

L’investigazione interna è fondamentale nella pratica e se ben utilizzata può rendere più intense le percezioni, più profonda la comprensione e quindi guidare ancora meglio la pratica

L’investigazione interiore è un'esperienza personale e interna, unica per sua natura, non sperimentabile da tutti, difficile da spiegare a parole e tanto meno da descrivere accuratamente.

È un'attività speciale della mente. Sebbene riguardi sensazioni localizzate, si tratta di un processo globale, che include sia lo spazio che il tempo dove varie informazioni si uniscono in un tutto.

Spesso è difficile descrivere a parole questa esperienza, e qualsiasi descrizione può risultare imprecisa. Chi non ha ancora fatto esperienza di queste sensazioni attraverso la pratica, per quanto si tenti di spiegare non riuscirà a capire.

Questo tipo di pensiero ha un carattere unico e indipendente e differisce per ognuno.

Potreste avere varie sensazioni percependo lo stato interno del corpo che ha una componente spaziale (forma) e una temporale (processo di cambiamento).

Dobbiamo comprendere che il pensiero non è vuoto o privo di effetti sul corpo e il modo in cui guidiamo la mente determina certi effetti.

Se la guidiamo verso l'elettricità, produrrà elettricità; se la guidiamo verso il magnetismo, produrrà magnetismo; se la guidiamo verso la luce, produrrà luce; se la guidiamo verso il calore, produrrà calore; se la guidiamo verso il suono, produrrà suono.

I meridiani sono estremamente sensibili nel condurre suoni, luce, elettricità, magnetismo e calore. Qualsiasi strumento si usi per misurarli, reagiranno di conseguenza.

Il modo in cui guidiamo la mente determina dei relativi cambiamenti. È fondamentale quindi essere chiari su cosa voler cambiare.

Se siamo felici la mente produrrà sostanze che ci faranno sentire bene e stare in salute; se siamo costantemente accigliati, produrrà tossine.

Man mano che la scienza evolve e comprende meglio le attività vitali umane, le persone imparerano gradualmente a regolare consapevolmente il proprio corpo e le funzioni nervose interne (quando ci concentriamo internamente, stiamo attuando questa regolazione).

Da una mancanza di comprensione e consapevolezza del qi, si passerà a una conoscenza e padronanza che permette di percepirlo, controllarlo e sfruttarlo.

In passato, badare a se stessi voleva dire badare solo alla vita quotidiana; ora invece vuol dire prestare attenzione alle attività vitali interne regolando il qi per renderlo più armonioso, migliorando il nostro temperamento, rendendolo più calmo, gentile, equilibrato e sereno.


Per approfondire: Pang Ming, Later Methods Zhineng Qigong and Taiji, Createspace, 2014.

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