di Tang Yun, tradotto dal cinese da R. Testa
Pengqi guanding fa 捧气贯顶法 richiede che il pensiero ed il qi siano uniti. Il pensiero muove direttamente il qi ancor prima del corpo (ancor prima della forma). Attraverso i movimenti di apertura-unione, guidati dalla mente, il qi interno viene emesso all’esterno ed il qi esterno viene raccolto all’interno. Grazie a questo si stabilisce una relazione tra lo hunyuanqi dell’uomo e lo hunyuanqi della natura. Pang Ming dice chiaramente che in Pengqi guanding fa la mente e il qi sono uniti, che la mente guida il qi. Questo non fa altro che indicare l’importanza dell’utilizzo della mente in Pengqi guanding fa ma non solo, anche in tutti gli altri esercizi di Zhineng qigong. Quindi per poter raccogliere tutti i benefici è necessario prestare attenzione all’utilizzo della mente.
Di seguito diamo una definizione delle formule:
Dingtian Lidi 顶天立地 Il cielo, una profondità sconfinata, la distesa marina, una superficie trasparente, lo spazio azzurro, queste definizioni indicano che in questa sconfinata profondità, in mezzo a questo cielo blu sconfinato, esiste lo hunyuanqi naturale senza limiti. Questo hunyuanqi è inesauribile, sempre in movimento, senza fine. In termini tradizionali lo hunyuanqi è anche indicato come l’insieme di yin-yang e delle cinque fasi, i cinque elementi. Come qualcosa che da sempre esiste da sempre esisterà ed è fondamento dell’universo. In cinese si dice: tian chang di jiu 天长地久, lungo come il cielo e vecchio come la terra. Questa è un’espressione idiomatica che descrive qualcosa che dura da sempre e che non cambia. Dingtian è la prima parte della prima formula. Con la mente si pensa sé stessi come grandi, vasti. La sommità della testa si unisce al cielo, i piedi sono sopra la terra, tra cielo e terra c’è solo questo sé, nient’altro; questo pensiero occupa tutta la mente. Da questo punto di partenza, dallo hunyuanqi del corpo umano, il pensiero, dalla sommità della testa, si unisce allo hunyuanqi della fonte incessante del cielo fondendosi in un intero. La seconda parte della formula è Li Di: i piedi sulla terra. Il pensiero non si limita ai piedi appoggiati sulla terra, ma penetra accompagnando lo hunyuanqi del corpo umano al di sotto dei piedi nell’altro cielo formando con esso un intero.
Quindi formare un intero, dal punto di vista pratico è formare un campo; quando con la mente unisco la mente a qualcos’altro, in questo caso il cielo, formo un intero, formo una coppia, si costituisce un insieme.
In questo modo Dingtian Lidi diventa una attività mentale capace di dare grande apertura, fa sì che la propria mente si spalanchi improvvisamente, che un cuore parziale stretto si allarghi e comprenda tutto, che un piccolo sè si fonda in un grande Sè, che il limitato si unisca all’illimitato. Questi quattro caratteri sono il compendio della tipica caratteristica di apertura del Zhineng qigong.
Per realizzare il contenuto della formula Xinsong Yichong 形松意充, che è la seconda, per prima cosa bisogna sapere cosa è Xing, cosa è quindi la forma. Xing si traduce con forma, e con forma si intende il corpo. L’essere umano è composto da Forma, Qi e Shen 神. Lo Shen ha il ruolo dominante, la forma è il fondamento o base, mentre il Qi sta nel mezzo. Questi tre elementi sono strettamente correlati e, insieme, formano un intero vitale. Quindi Xingsong non indica il rilassamento solo di Xing, ma il rilassamento della forma attraverso lo Shen. In modo più accurato potremmo dire che lo Shen guida il pensiero, il pensiero comanda il qi, il qi conduce la forma a questo rilassamento dato da questo intero allineato. Dallo Shen alla forma questa formula si completa. E’ anche vero, però che questa formula si completa dalla forma allo Shen, quindi in senso inverso: il corpo, rilassandosi, induce il rilassamento dello Shen. In realtà Xing e Shen si permeano e si aiutano reciprocamente: sono un'unica cosa. Si può anche dire che Dingtian Lidi e Xingsong Yichong procedano insieme anche se hanno un differente ordine. Solo senza dare priorità a Xing e Shen si può accedere a Song (rilassamento) evitando il torpore. Il torpore è generato da una condizione in cui ci si rilassa senza mantenere una mente limpida, vigile. Il motivo per cui si dice lungo come un filo e vecchio come la terra, risiede nella loro immensità. Questo concetto contiene le diecimila cose, ma nello stesso tempo questa immensità è in continuo movimento si riproduce incessantemente, ed è inesauribile. Pang Ming dà delle definizioni che sono proprie del Dao 道. Nel suo testo più teorico Pang Ming paragona lo hunyuanqi all’unione di yin e yang e dei 5 elementi, sia al Dao di cui si parla nel Laozi o Daodejing (nei classici). Pang Ming stesso dice che sono solo modi diversi di nominare questa fonte incessante e quindi lo hunyuanqi è il Dao.
Il nostro piccolo io fa fatica ad evitare di essere catturato dai propri limiti personali, il qi ed il sangue di conseguenza diventano caotici e disturbati e possono involontariamente condurre alla sofferenza mentale ed alla sofferenza fisica, quindi alla malattia.
Praticare il Qigong vuol quindi dire migliorare la conoscenza di questi cambiamenti della coscienza (quelli del piccolo io che fa normalmente fatica a evitare di essere catturato dai propri limiti personali), accrescere le facoltà di auto controllo della mente e permettere che emerga un generale approccio positivo. Dingtian Lidi rompe il condizionamento di questo io e posiziona questo piccolo io al centro tra terra e cielo, questo ha lo scopo di accogliere maggiormente lo hunyuanqi tra cielo e terra oppure si può dire che può sciogliere una stretta nel cuore o una mente parziale condizionata. Tutto ciò produce disinteresse (nel senso di azione disinteressata), impassibilità e benevolenza. È come se nella mente ci fosse l’acqua di un lago limpido come se con le nuvole bianche e cielo blu ci si riflettesse nelle acque di questo lago; liberamente in pace con il cuore aperto e la mente stabile (queste sono tutte definizioni che scaturiscono dalla prima formula che è anche la più importante).
Con la mente unificata possono nascere dal profondo del cuore un sentimento di grande rispetto, come se si stesse attendendo di fare gli onori ad un ospite importante in modo sincero, rispettoso e senza timidezza (questa parte riguarda la formula Waijing neijing 外敬内静 rispetto all’esterno e calma all’interno). Nel momento in cui c’è rispetto verso qualcosa o verso qualcuno, la mente automaticamente si quieta (si può provare a pensare che mentre si pratica ci sia qualcuno di cui avete心 fiducia che pratica con voi, proprio accanto, e notare come questo cambia la composizione del campo). Portare rispetto verso qualcuno crea le condizioni di un comportamento appropriato. La mente si polarizza, è più raccolta e quindi questo aiuta a portare una maggiore calma.
Il cuore limpido e chiaro rimane all’interno mentre l’atteggiamento di rispetto rimane all’esterno. Entrambi sono il prodotto delle due formule Waijing neijing e Xincheng maogong 心澄貌恭.
Spesso i praticanti di Qi gong fanno fatica ad eliminare i pensieri disturbanti e le paure dalla mente. Per alcuni è così difficile che più tentano di eliminare i pensieri disturbanti più questi sorgono numerosi e in questo modo la formula Yinian buqi 一念不起 diventa difficile da realizzare. In realtà essa non vuole assolutamente dire che non sorge alcun pensiero, perché comunque già la formula in se esprime un contenuto (se penso “non sorge alcun pensiero” sto già pensando a qualcosa) questa formula indica in realtà il raggiungimento di quello stato della coscienza in cui non esiste più separazione tra se stessi ed il mondo esterno, per accedere a questo stato il punto chiave è proprio far sciogliere il proprio piccolo io nello spazio tra cielo e terra.
Dunque a questa formula non si accede tramite un atto volitivo della coscienza che elimina i pensieri, ma è l’osservazione della fusione nello spazio tra cielo e terra di questo io che diventa indistinto. Quindi è utile pensare ad uno sciogliere tutto il corpo, tutto il proprio io all’interno di questo spazio tra cielo e terra.
Pang Ming durante la conduzione della pratica dice proprio di unire prima il pensiero al cielo e poi tutti se stessi al cielo. L’immagine di sciogliere se stessi dà una visione di insieme, la visione che tutto il corpo e tutta la mente si fondono e si perdono in questo spazio tra cielo e terra, non è solo il pensiero che “va”, “si trasferisce” nel cielo. Questo io non deve essere pensato come qualcosa di concreto, ma come quello spazio indistinto tra cielo e terra che forma un intero; non è qualcosa che si può percepire con i sensi (si può percepire solo con la mente, che secondo la prospettiva buddhista rappresenta il sesto senso). Questo piccolo io si fonde quindi, con il grande io della prima formula entra in Shenzhu Taikong 神注太空.
Se in Dingtian Lidi l’Io forma un intero con cielo e terra, con Shenzhu Taikong l’Io compie un ulteriore passo avanti e si fonde con questo stato libero e pieno di hunyuanqi. Nella prima formula avviene il primo passo di apertura e di accoglimento ma con Shenzhu Taikong si accede alla quiete. Lo stato di quiete è la caratteristica più importante del Qigong e ne è anche la sua condizione preparatoria fondamentale. Con la reciproca penetrazione e il progresso graduale dell’attività cognitiva fra esterno e interno Shen qi e Xing (forma) si unificano in un intero. Durante questo stato lo Shen pacifica la mente, il qi regola il proprio flusso e la forma ottiene il corretto rilassamento. Con l’unificazione di queste tre condizioni le attività vitali dell’uomo fanno sorgere uno stato pacificato ed equilibrato.
Shenyi zhaoti 神意照体 e Zhoushen rongrong 周身融融: a questo punto lo Shen assume tutto il controllo e procede dando maggior luce a quello stato precedente di comoda quiete. Osserva il corpo e lo porta in uno stato superiore, tutto si fonde in uno stato di felicità penetrando corpo e mente e si accede al cosiddetto “stato di Qigong”. Terminando le otto formule si può dire che metà del gong è stato compiuto.
E’ bene inoltre aggiungere che quando si pronunciano silenziosamente le formule bisogna fare attenzione a sperimentare ogni singolo suono. Ogni suono è utile al rilassamento. Questo non avviene a caso, ma come spiega Pang Ming i suoni possono condurre direttamente al rilassamento.
I suoni sono portatori di informazione sia per il loro contenuto, sia per le vibrazioni che producono.
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