Yiyuanti 意元体 e reincarnazione
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Yiyuanti 意元体 e reincarnazione

Gli alti livelli della pratica di Qigong alla ricerca del Vero Sé in una lezione del maestro Wei Qifeng del 19 marzo 2013. Traduzione di R. Testa e trascrizione di C. Biacchi


Wei Qifeng a Como nel 2013
Wei Qifeng a Como nel 2013 (foto di A. Costa)

Yiyuanti 意元体 ha a che fare con il concetto di “essere”. Nel buddismo è chiamato “natura di Buddha”. Viene anche chiamato “Natura umana”. Per i cristiani è l'equivalente dell'anima.

Yiyuanti è formato dal campo di Qi puro delle cellule cerebrali.


La formazione di Yiyuanti


Quando il feto ha circa 7 mesi, il Qi puro delle cellule cerebrali, che è un tutto omogeneo, si connette con il Qi dell'Universo. Siccome avviene una trasmissione di informazioni, il feto “diventa vivo”, “prende vita”. Infatti, in un parto anticipato, se il feto ha meno di 7 mesi di solito non sopravvive, perché non si sono ancora formate le cellule cerebrali.

A 7 mesi, lo Yiyuanti è detto “Yiyuanti puro” o “Yiyuanti bianco”. È una fase in cui non vi sono fissazioni, lo Yiyuanti è indistinto e puro come un foglio di carta bianca. In realtà vi sono già moltissime informazioni, ma sono come nascoste nelle oscure profondità, in uno stato latente, nell'attesa di essere risvegliate.

Le informazioni “dormienti” vengono risvegliate attraverso le ripetizioni, da parte di Yiyuanti, delle informazioni presenti nell'ambiente circostante.

Uno dei modi per trasmettere le informazioni dell'ambiente al feto, attraverso Yiyuanti, è l'ascolto della musica da parte della madre. La musica funge da stimolatore dell'attività di Yiyuanti. Allo stesso modo, se la madre è sempre felice, se ha buone relazioni con gli altri, “muoverà” lo stesso tipo di informazioni anche nel feto.

Già 2500 anni fa in Cina esistevano libri per educare il feto, in quanto educando il feto si educava la madre e il padre.

Il feto e la madre formano un tutt'uno, perciò quello che prova la madre, lo prova anche il feto. Dunque l'ambiente circostante influenza, stimola e dirige lo Yiyuanti del feto.

Anche se alcune informazioni possono essere intensificate, a questo stadio sono sempre allo stato naturale.

Al momento del parto, il bambino inizia a ricevere molte più informazioni da Yiyuanti. Il primo vagito rappresenta il primo movimento forte di vita nei confronti del mondo esterno. Questo forte movimento vitale confluisce in Yiyuanti, che in quel momento sperimenta improvvisamente tutto il proprio essere come qualcosa di indipendente dal resto, come qualcosa che ha consapevolezza del proprio sé, della propria esistenza. Le sensazioni fisiche (pressione del letto duro rispetto al liquido amniotico, aria fresca) provocano nel bambino l'autoconsapevolezza di esistere. Questo stato di Yiyuanti è chiamato “Yiyuanti autoconsapevole”.

Quando il bambino viene alla luce è in uno stato di unità completa e possiede le informazioni fondamentali che sono la base del Sé. Si tratta di informazioni a livello istintuale, molto profonde.

Ma se qualcosa accade prima che il bambino pianga, è possibile che un altro Yiyuanti entri e colonizzi lo Yiyuanti del bambino. Questo Yiyuanti proveniente dall'esterno che si congiunge con lo Yiyuanti allo stato naturale dà luogo al fenomeno della “reincarnazione”.

Quando il bambino ha 1 o 2 anni, lo Yiyuanti è ancora molto semplice, ma ricevendo nel frattempo altre informazioni dai genitori e dagli educatori, si forma un forte sistema di riferimento a livello immaginativo. Quando il bambino è un po' più grande si crea il pensiero logico. E il pensiero logico inizia a giudicare ciò che è bene e ciò che è male, dividendo il mondo in due parti: il bene e il male, il positivo e il negativo.


La distorsione di Yiyuanti


Un concetto, un pensiero è un sistema di riferimento con numerosi elementi fissi. Questi concetti diventano la nostra prospettiva, la nostra visione del mondo. Il tipo di informazioni che riceveremo maggiormente formerà il nostro punto di vista, che varierà a seconda della cultura e della razza a cui apparteniamo.

È questa divisione tra bene e male a creare conflitti e dubbi all'interno di Yiyuanti. E questo è il livello in cui si situano principalmente gli adulti.

Si sono cercati dei modi per liberarsi da questa sofferenza, per andare oltre queste fissazioni. Ecco perché molti praticano il qigong o una religione o altre vie spirituali. Quando si è bambini, non vi è bisogno di praticare, perché per loro in realtà è tutto come un gioco. Ma non si deve nemmeno scivolare nell'atteggiamento opposto: quegli adulti che decidono fermamente di praticare per liberarsi dai loro conflitti devono fare attenzione, perché potrebbero cadere nella trappola di un'ennesima fissazione, di un nuovo conflitto, che si trascinerebbero anche nella pratica. La stessa cosa vale se leggiamo i testi canonici mantenendo un atteggiamento rigido: non faremo altro che aumentare le nostre fissazioni.


Come risolvere la distorsione


Ma come si fa ad uscire dalle fissazioni? Il modo c'è: l'esperienza, l'osservazione e il sentire ci possono far superare le nostre fissazioni sui pensieri. Il sentire è lo stadio iniziale, poi si passa all'osservazione ed infine all'esperienza, che ci porterà oltre il livello concettuale per condurci verso il nostro reale stato vitale, verso la vita vera.

Quando siamo in uno stato conflittuale, la prima cosa da fare è pensare pensieri positivi (1° step: passare dallo stato negativo a quello positivo tramite il pensiero). Queste informazioni positive faranno bene non solo a noi e al nostro corpo, ma anche alla nostra famiglia, alla società, all'ambiente esterno in generale.

La continua ripetizione di pensieri positivi verso di sé e verso gli altri aumenterà la parte positiva di Yiyuanti; di conseguenza, la parte negativa si ridurrà progressivamente, fino a venire completamente sommersa dalla parte positiva.

Tuttavia, le informazioni negative saranno ancora nascoste all'interno: come fare ad eliminarle del tutto? Attraverso la concentrazione. Bisogna focalizzare la nostra vita sulle cose positive, continuamente.

La continua concentrazione su informazioni positive crea un'abitudine, che finisce con il renderci positivi anche al nostro interno.

Se vogliamo che tutto diventi positivo, dobbiamo accettare tutto. Se non siamo in grado di accettare la realtà, non potremo trasformare tutto in positivo. Dobbiamo accettare con il cuore tutta la realtà del mondo. Se lottiamo contro la realtà, non faremo altro che peggiorare la nostra vita e il mondo circostante. Perciò, quando ci imbattiamo in una realtà che non ci piace, per prima cosa accettiamola così com'è, e subito dopo creiamo delle informazioni positive.

Accettare una realtà spiacevole non significa mantenerla così com'è per sempre; è un'accettazione che si limita al momento presente. Dopodiché si può agire per cambiare quella situazione.

L'abilità di rimanere sempre nel momento presente trasforma tutto in positivo, e a quel punto non vi è più conflitto, perché non vi è più separazione.

Continuando ad osservare la coscienza, ci si stacca dalle fissazioni, raggiungendo il Vero Sé.

Si passa dunque dal 1° stadio di Yiyuanti, quello distorto e fissato, al 2° stadio di Yiyuanti, quello pieno e perfetto.

La concentrazione porta ad uno stato di Yiyuanti indiviso ed intero, che conduce al Vero Sé.


Lo stadio del Vero Sé va oltre la fissazione, il conflitto, la competizione. Non è che questi elementi non siano presenti, semplicemente il Vero Sé non è più vincolato, non è più ancorato a quelle fissazioni, a quei sistemi di riferimento, un po' come accade allo stadio dello Yiyuanti puro.

Se si è in pace con se stessi, si riesce a rimanere nel Vero Sé (2° livello), altre volte invece, quando ci si sente confusi o si giudica, si torna indietro, al livello precedente.

Se non si giudica ma non si ha nemmeno la consapevolezza, in realtà si è come in una specie di limbo.

Il nostro lavoro è quello di osservare il nostro corpo, osservare il Qi, osservare la coscienza, ogni singolo pensiero, e inviare buone informazioni. Quindi l'osservatore inizia ad osservare se stesso, finché l'osservatore e l'osservato improvvisamente diventano una cosa sola: in quel momento si raggiunge il Vero Sé.

L'illuminazione è proprio il momento in cui io non riesco più nemmeno a capire che sto osservando qualcosa, perché sperimento la completa unità senza distinzioni fra chi osserva e ciò che viene osservato.


[Esercizio pratico]: Chiudi gli occhi. Rimanendo seduto, pensa che adesso la tua coscienza è diventata un cielo blu.

Nel cielo vi sono tanti tipi di nuvole, come tanti sistemi di riferimento.

Nello stadio distorto siamo fissati su nuvole bianche e su nuvole nere. A volte pensiamo che siano buone le nuvole bianche, altre volte che siano buone le nuvole nere. Fissandoci sempre nel giudicare queste nuvole, non vediamo l'immensa bellezza del cielo blu, ma solo le nuvole.

Quando un bel giorno riesci finalmente ad andare oltre la coltre di nuvole e a vedere il cielo blu, tu diventi quel cielo. Da quella prospettiva, inizi ad osservare le nuvole bianche e le nuvole nere e ti accorgi che non ci sono nuvole giuste o sbagliate, ma si tratta solo di colori diversi: è la natura.

Tu sei quel bel cielo blu, con le nuvole che scorrono liberamente. Non sono più nuvole buone o nuvole cattive, ma solo fenomeni diversi. È in questo momento che si accede al Vero Sé, quando si accettano tutti i fenomeni della realtà senza giudizio, in un totale stato di accettazione.

L'uso di informazioni positive costituisce un ponte verso lo stadio successivo, perché può dare benefici alla nostra vita rapidamente.

Vi sono persone che hanno il dono di accedere al Vero Sé direttamente, senza troppo sforzo. Nel Vero Sé scelgono quali informazioni usare, ma senza esserne ossessionate. È come se usassero le nuvole nere per far piovere, senza per questo detestare quelle bianche. Semplicemente, questa volta per far piovere hanno scelto le nuvole nere al posto di quelle bianche, ma non c'è giudizio né opposizione.

Quando si raggiunge il livello del Vero Sé si ha la libera scelta, il libero giudizio, a differenza del livello precedente. La confusione ha lasciato il posto alla consapevolezza.

Nel momento in cui raggiungiamo il Vero Sé ci appare il grandissimo potenziale di Yiyuanti e ci rendiamo conto di essere Yiyuanti. Yiyuanti è il Vero Sé. Il sistema di riferimento non è altro che uno strumento che serve soltanto per governare la nostra vita. Ma nessuno strumento può condizionare Yiyuanti.

Se continuiamo a praticare questo livello, possiamo scegliere se trasformare il nostro corpo o se mantenere Yiyuanti indipendente.

Riapri gli occhi. [fine dell'esercizio]


Il Vero Sé


Quando raggiungiamo il Vero Sé abbiamo dunque due alternative: trasformare il nostro corpo (ad es. con la guarigione da una malattia) oppure Yiyuanti può diventare così potente da trasformare tutto il corpo fisico in Qi. Quest'ultimo livello è chiamato Hun Hua Yiyuanti 混化意元体, cioè Yiyuanti della fusione, dove i codici del corpo vengono trasformati in coscienza.

Attraverso la trasformazione del Qi, anche il nostro corpo cambia. È una trasformazione molto sottile agli stadi iniziali e diventa sempre più potente e forte man mano che si avanza negli stadi successivi.

Ci sono persone dotate di poteri paranormali che, pur trovandosi allo stadio di Yiyuanti distorto, riescono a far scomparire un tumore. Ma a livello del Vero Sé, si può mutare il proprio corpo fisico e si può così apparire e scomparire a piacimento. Ovviamente si tratta di un livello davvero elevato.

Inoltre, quando il corpo muore, Yiyuanti rimane nello spazio, non è separato, è indipendente. Se si crede nello Yiyuanti, si può abbandonare il corpo fisico e vivere in uno stato indipendente (dalla materia). Ciò non è possibile nello stato distorto, in quanto si è ancora legati a dei sistemi di riferimento fissi che ci ancorano al corpo.

Le persone con una grande forza di volontà, nel momento in cui muoiono, anche se sentono molto dolore, possono rimanere molto presenti ed acquisire una vita indipendente per il loro Yiyuanti.

Chi muore improvvisamente, lo fa in maniera intuitiva, non sviluppa una piena consapevolezza al riguardo e non ha il tempo di provare nessun tipo di emozione. Anche questa situazione favorisce una vita indipendente per lo Yiyuanti.

Tornando al bambino che sta per nascere, se prima che lui pianga lo Yiyuanti di una persona deceduta che vaga nello spazio trova le condizioni favorevoli, si unisce allo Yiyuanti puro del nascituro. Questo non può avvenire se il bimbo ha già emesso il primo vagito.

Quando avviene la reincarnazione, può accadere che il bambino porti con sé tutto il sistema di riferimento della vita precedente di un'altra persona, ricordando eventi della vita passata della persona già deceduta.

Quando si dice che lo Yiyuanti rimane nello “spazio”, si usa questo termine per comodità: in realtà si intende parlare di una dimensione indipendente dallo spazio e dal tempo.


(dal seminario di Wei Qifeng 19 marzo 2013)

Tradotto da Ramon Testa

Trascritto da Claudia Biacchi


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