Qi centrato e armonico: cos’è e che relazione ha con la pratica?
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  • Immagine del redattoreAmanda Carloni

Qi centrato e armonico: cos’è e che relazione ha con la pratica?



Centratura e armonia sono due parole molto usate nei testi e nella conduzione della pratica di discipline come il Taijiquan e il Qigong. Parole che trasmettono una buona informazione e meritano di essere chiarite e radicate in se stessi e nella propria pratica perché non restino solo parole.

 

Il fondatore del Zhineng Qigong dott. Pang Ming, nel corso dei suoi vasti studi ha approfondito numerose arti marziali - tra cui il Taijiquan - di cui ha integrato i principi fondamentali nel sistema teorico pratico che ha creato e diffuso dagli anni ‘80 del secolo scorso in poi.

 

Secondo il dott. Pang Ming, per vivere bene in salute e poter coltivare la coscienza, con l’obiettivo di compiere il passaggio dallo stato di necessità allo stato di libertà, è necessario praticare per accrescere la nostra riserva interna di Qi e imparare a gestire le emozioni per disperdere sempre meno Qi negli eventi della vita quotidiana.

 

Nel Zhineng Qigong tutti i metodi pratici sono mirati alla coltivazione della coscienza, nella visione olistica dell’essere umano, comune anche al Taijiquan, per cui i livelli fisico, energetico e dell’informazione costituiscono un intero che è più della somma delle singole parti.

 

Allenare un centro forte, prevalentemente tramite la pratica di zhanzhuang - posizione del palo o dell’albero - e zhituizuo - seduti con le gambe distese, ci mette in condizione di sperimentare l’armonia nel rapporto con noi stessi e con gli altri e ci permette di mettere la pratica a servizio della società. Queste istanze di miglioramento di sé come chiave per contribuire a migliorare chi e cosa ci circonda sono comuni alle pratiche del Taijiquan e del Qigong, anche se i singoli metodi pratici possono differire in base alle varie tradizioni e scuole.

 

Il dott. Pang Ming, nella sua grande opera di sistematizzazione della teoria ha esposto in maniera molto chiara tali concetti, che ritengo possano dare spunti notevoli a qualsiasi praticante. Per questo motivo passo a darne un’illustrazione sintetica nelle prossime righe.

 

Innanzitutto vediamo come sono impiegati i termini “centratura” e “armonia” nel concetto del “Qi centrato e armonico”: il Qi centrato è lo stato naturale della mente e del corpo quando yiyuanti (la coscienza umana, spiegato in dettaglio più avanti) è in quiete. È contraddistinto dall’assenza di emozioni squilibranti e da una sensazione di calma, armonia e profondo benessere.

 

Il Qi armonico, invece, è lo stato naturale della mente e del corpo quando yiyuanti è in attività, cioè quando, di fronte a uno stimolo, yishi (attività mentale, spiegato in dettaglio più avanti) compare sulla base dello stato del Qi centrato. È caratterizzato da una risposta diretta e adeguata allo stimolo, perché nello stato del Qi centrato abbiamo accesso alla visione oggettiva delle cose oltre la parzialità dei giudizi soggettivi ed è da quello stato di oggettività che sorge il comportamento. Tradizionalmente viene indicato come “wuwei” (“azione che nasce dal vuoto”).

 

Ora che abbiamo letto di che cosa si tratta, potremmo chiederci…: ”Ma come si trova e come si mantiene lo stato del Qi centrato e armonico?”

Il dott. Pang Ming, prodigo di suggerimenti lineari per indirizzare i praticanti verso la concretizzazione degli obiettivi proposti dalla teoria, ci dice che possiamo conoscere e coltivare tale stato in due modi:

 

  1. attraverso la pratica formale, cioè dei metodi codificati, che ha la funzione di rendere il Qi forte, armonioso e abbondante, portare la mente a divenire limpida, quieta e disciplinata, accrescere la forza di volontà.

  2. attraverso l’uso attivo della coscienza nella vita quotidiana (detta anche “pratica informale”), cioè nel cercare di essere presenti a noi stessi in ogni momento, qualsiasi attività svolgiamo o non svolgiamo… quindi anche nei momenti di “riposo”. La presenza di cui parliamo è chiamata anche stato di Qigong, ovvero lo stato in cui il corpo è rilassato e la mente è presente senza sforzo.

 

Da quanto esposto sopra possiamo evincere indicazioni preziose e applicabili a qualsiasi percorso di Taijiquan e di Qigong (e non solo!) per aiutarci a scongiurare il rischio di non comprendere la sostanziale identità di vita quotidiana e pratica, con il risultato di diventare eccellenti esecutori di tecniche e al contempo pessimi esseri umani.

 

Quando sperimentiamo centratura e armonia in questa luce la pratica prende un senso più ampio, perché il nostro cuore-mente si apre e naturalmente il Qi fluisce meglio, portandoci così a sperimentare direttamente il senso di esseri umani come ponte tra cielo e terra, responsabili dell’armonia dell’universo grande fuori di noi a partire da quella che sperimentiamo e ci impegniamo attivamente a realizzare nell’universo piccolo dentro di noi.

 

Nota esplicativa su coscienza e attività mentale:

 

Yiyuanti (Traduzione letterale corpo unico della mente): la coscienza (o mente) umana, formata dall’integrazione del Qi delle cellule del sistema nervoso centrale. Ha le stesse caratteristiche dello hunyuanqi primordiale (uniforme, indistinto, equanime e naturalmente capace di compenetrare tutti i livelli della materia) e due caratteristiche specifiche:

1. ricevere, elaborare ed emettere coscientemente informazioni

2. prendere l’iniziativa.

 

Yishi (Traduzione letterale conoscere attraverso la mente): l’attività mentale, il movimento di yiyuanti. Per avere un’immagine semplice e diretta da afferrare, possiamo pensare a yiyuanti come il mare e a yishi come le onde.

Uso attivo della coscienza: l’attività mentale cosciente guidata dalla volontà, prendere l’iniziativa.

I due passaggi fondamentali per realizzare tale uso attivo sono:

  1. Focalizzazione della coscienza (passaggio dell’attenzione “da mille pensieri a un solo pensiero”)

  2. Introversione della coscienza (passaggio dell’attenzione “dall’esterno all’interno”, dove con  “interno” indichiamo le proprie attività vitali)

 

 

Elenco termini cinesi:

 

Tàijíquán 太极拳

Qìgōng 气功

Zhìnéng Qìgōng 智能气功

Páng Míng 庞明

Qì 气

Zhànzhuāng 站桩

Zhítuǐzuò 直腿坐

Wúwéi 无为

Hùnyuánqì 混元气

Yìyuántǐ 意元体

Yìshí 意识


Questo articolo è stato pubblicato a novembre 2023 sul n.8 della rivista Ting Gong dell’associazione Wang Academy, che ringrazio molto!

La rivista è consultabile e scaricabile dal sito della scuola, a questo link https://www.wangacademy.org/ting-gong-il-magazine/

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